LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA

Con le sue funzioni di Knowledge Management (KM)
GDM trasforma in tempo reale i dati Grezzi prodotti dal sistema in informazioni contestualizzate, tutto per assistere il manager a prendere sagge decisioni di governo

Gestione della conoscenza

Genoma Digital Model (GDM) innova e aggiorna i termini di
“Gestione e Condivisione della Conoscenza”

Trasformazione della Conoscenza Esplicita Tecnica/Letteraria (CELM) in Conoscenza Esplicita Gestionale Digitale (CEDA)

Attualmente i termini scientifici con i quali è classificata la conoscenza sono principalmente i seguenti:
Conoscenza Tacita (posseduta dalle persone presenti nel sistema organizzativo)
Conoscenza Implicita (posseduta dalle persone presenti nel sistema organizzativo)
Conoscenza Esplicita (posseduta dal Sistema organizzativo con le sue procedure)

Anche se le problematiche di gestione e condivisione della conoscenza sono temi da sempre di interesse primario per il miglioramento del funzionamento delle Organizzazioni (Enti o Aziende, Associazioni ed Altri), ad oggi il concetto di sviluppare “Conoscenza Esplicita” resta la massima aspirazione di coloro che le dirigono.
Durante la ricerca che ha portato allo sviluppo delle funzioni logiche ed agli algoritmi di Genoma Digital Model (GDM) il problema della Condivisione della Conoscenza presente nell’’Organizzazione dell’Utente era una delle prime priorità.
Dare al Manager strumenti digitali automatici in grado di trasformare i dati grezzi provenienti dai controlli sui Processi, in informazioni contestualizzate in grado di fornirgli conoscenza, era una delle massime priorità.

Questa impostazione ha portato ad un attento studio dello strumento che attualmente è preposto allo sviluppo della nobile Conoscenza Esplicita, ovvero le “Procedure” ed i suoi affini.
Confermato che le “Procedure” sono la massima espressione della conoscenza esplicita e che il loro uso ha generato molto progresso, abbiamo costatato che esse erano depositarie di una conoscenza tecnica di tipo “letteraria”.

Questo significava che gli articoli della procedura per quanto esaustive nel definire:

  1. lo scopo;
  2. chi fa che cosa;
  3. quando;
  4. come e perché;

non erano in grado di esplicitare in modo diretto come le azioni indicate, potevano essere gestite in automatico con semplicità e chiarezza. Dal punto di vista tecnico-letterario erano perfette ma erano “mute”

Per generare l’innovazione auspicata dal progetto dovevamo aggiornare questa impostazione in modo da gestite i compiti della procedura e tutto quello che consegue in automatico.
Abbiamo quindi preso atto che ci trovavamo di fronte all’innovazione del termine attuale di

Conoscenza Esplicita Tecnica/Letteraria Muta (CELM)

in

Conoscenza Esplicita Gestionale Digitale ed Automatica (CEDA)

La conseguenza è stata quella che abbiamo dotato GDM di strumenti capaci di incorporare nel suo tessuto le procedure esistenti nel Sistema del “Cliente” senza apportare al loro contenuto nessuna modica e al tempo stesso di digitalizzare i compiti per produrre conoscenza automatica digitale. Questa innovazione rivoluziona in modo radicale la gestione delle procedure.

A beneficio dell’applicazione pratica, si sottolinea che questi strumenti innovativi di GDM assistono ogni sistema produttivo che oltre a procedure standard utilizza anche “Procedure Autorizzative”, (Edilizia, Commerciali, Industriali, Finanziarie ecc.) molto presenti nella Pubblica Amministrazione.

A costo zero per l’utente questi strumenti innovativi, frutto della rivoluzione di Industry 4.0 aprono, in aggiunta agli altri strumenti presenti in GDM, le porte alla Conoscenza Globale, Automatica e in tempo Reale di ciò che accade nel “Sistema Produttivo dell’Utente” producendo Cruscotti e Report automatici che permettono al Funzionario/Manager la migliore azione di valutazione.

GDM implementa il processo della conoscenza nel Sistema Produttivo

Il GDM con le sue funzioni avanzate è già pronto per trasformare le “Informazioni Contestualizzate” e i “Report specifici tematici”, in vera Gestione della Conoscenza, indicando scenari e probabili soluzioni.

Alle classiche visioni scientifiche che a suo tempo hanno rivoluzionato il concetto di Conoscenza per applicarlo alla comprensione dei complessi processi che stabiliscono il valore della Conoscenza presente in un sistema:
  • Conoscenza Tacita

La conoscenza è posseduta solo dalla “singola persona”

  • Conoscenza Implicita

La persona non è consapevole di possedere la conoscenza

  • Conoscenza Esplicita
La conoscenza è pubblicata e si trova nelle procedure

il processo virtuoso attuale, in atto in tutte le grandi organizzazioni per arricchirsi di Conoscenza Esplicita, si scontra con la manualità degli strumenti.
Se è vero che le procedure costituiscono lo strumento che genera Conoscenza Esplicita, è altrettanto vero che spesso la procedura resta nel cassetto e non sempre entra pianamente nel Modus Operandi dell’azienda o dell’Ente.
Concetti che hanno generato molto progresso nel definire e misurare la ricchezza esistente nei sistemi.

La metafora GDM aggiunge a questi tre concetti un altro elemento:

  • Conoscenza Esplicita Interattiva o Conoscenza Diretta
  • Conoscenza in Tempo Reale

In effetti GDM trasforma la procedura da muta in parlante, costringendo il sistema ad utilizzarla costantemente, quindi essa esce dal cassetto e diviene viva ed automatica.

In conclusione, possiamo affermare che la ricerca ha portato a definire con più specificità il termine “Conoscenza Esplicita” (di vasta diffusione nell’organizzazione), portandolo a diventare “Conoscenza Esplicita Interattiva o Diretta” (di diffusione intrinseca nell’organizzazione).

Il Paradigma GDM prevede che i dati prodotti dai controlli e dalle verifiche sul sistema produttivo siano gestiti da un motore della conoscenza. Raccogliere i dati provenienti da tutti gli asset e rielaborarli in base agli algoritmi del modello digitale crea in tempo reale informazioni contestualizzate che indicano la migliore direzione per attuare il miglioramento continuo.
In questo modo GDM combina con le aspettative e gli obiettivi di tutte le funzioni aziendali ed emette dei report che indicano al management locale e all’alta direzione i punti di forza e di debolezza in modo che possano essere intraprese le migliori azioni da eseguire.

Dobbiamo rilevare che il termine “Integrato” così come attuato dal motore della conoscenza al quale attinge GDM, significa “Integrazione concettuale della visione e dei compiti”. Il manager ed il suo staff hanno il gravoso compito di governare le operazioni, gestire i compiti ed attuare le continue azioni migliorative e/o correttive.
Su di loro grava fortemente, anche se in modo “Tacito” la forte pressione della conduzione aziendale che chiede continuamente di:

  1. Raccogliere i “DATI”
  2. Contestualizzarli in “INFORMAZIONI”
  3. Trasformarli in “CONOSCENZA”
  4. Applicarli in “AZIONI”
Gestione della conoscenza

Lo sviluppo dei 4 punti sopra descritti, in effetti rappresenta i le azioni basilari del processo di Gestione della Conoscenza, la cui applicazione porta ad Azioni Sagge. Attualmente la responsabilità di creare questo sviluppo, che è fattibile solo in modo “manuale” e “molto oneroso”, ricade completamente sulle spalle del manager. 

La scienza che sviluppa la gestione della conoscenza (Knowledge Management) insegna che tra il punto alla base (raccolta dei DATI) e il punto in cima (Azioni Sagge) esiste un complesso processo di contestualizzazione e di sviluppo. Le risorse che attualmente sono a disposizione del manager, nonostante i sistemi di gestione, producono solo i Dati Grezzi che sono alla base della piramide e non va oltre. Il manager è letteralmente “Bombardato” continuamente di Dati Grezza ma di nessuna informazione contestualizzata, nessun report che sviluppi la tanto desiderata conoscenza.

Gli automatismi di GDM sulla gestione della conoscenza risolvono il gravoso lavoro dei manager

Gestione della conoscenza

LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA
NEL PARADIGMA GDM

GDM

Come si nota dallo schema attuale, sopra rappresentato, il processo segue un flusso unico dal punto di vista concettuale, ma in pratica tra le fasce della piramide esistono dei vuoti di separazione nei quali i “Dati” si fermano. Il manager, per acquisire la conoscenza ed arrivare a prendere le giuste “Azioni Sagge”, rimane da solo con i suoi assistenti. Sul manager grava per intero il peso dello sviluppo dei “Dati Grezzi” che porta alla “Contestualizzazione” e alla successiva “Conoscenza”.
La raccolta delle informazioni e la loro aggregazione in report di valutazione “Integrata” rimangono sempre una questione strettamente manuale e proveniente da sistemi disomogenei, anche se presentata e ponderata in modo professionale.

Infatti i sistemi informativi ed i sistemi informatici attuali muovono documenti e dati ma non sono in grado di integrarli. Nella stragrande maggioranza dei casi, i dati restano dentro il sistema che li produce, e la divulgazione e l’integrazione avvengono con documenti prodotti in maniera discrezionale dai manager e dai loro collaboratori. Lo scenario è che il progresso continuo promesso presenta costi molto elevati.
La gestione dei dati per produrre i report comporta spesso errori di valutazione e ritardi.
Il Manager ed il suo staff ogni settimana sono coinvolti nell’analisi di migliaia di variabili, con genesi molto eterogenee, dalle quali però devono trarre “Decisioni Operative” sempre vitali per il miglioramento dell’azienda.